Nuova Riveduta:

Atti 24:21

a meno che si tratti di questa sola parola che gridai, quando comparvi davanti a loro: "È a motivo della risurrezione dei morti, che io sono oggi giudicato da voi"».

C.E.I.:

Atti 24:21

se non questa sola frase che gridai stando in mezzo a loro: A motivo della risurrezione dei morti io vengo giudicato oggi davanti a voi!».

Nuova Diodati:

Atti 24:21

a meno che sia per questa sola parola che io gridai stando in piedi in mezzo a loro: "È a motivo della risurrezione dei morti che oggi vengo giudicato da voi"».

Riveduta 2020:

Atti 24:21

a meno che non si tratti di quest'unica parola che gridai, quando comparvi davanti a loro: 'È a motivo della risurrezione dei morti, che io sono oggi giudicato da voi'”.

La Parola è Vita:

Atti 24:21

A meno che non mi attribuiscano come colpa l'unica cosa che ho detto fra loro, e cioè: "Oggi io vengo processato, perché credo alla resurrezione dei morti!"»

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Atti 24:21

se pur non si tratti di quest'unica parola che gridai, quando comparvi dinanzi a loro: È a motivo della risurrezione de' morti, che io son oggi giudicato da voi.

Ricciotti:

Atti 24:21

a meno che non mi si voglia far carico di quella parola che m'uscì stando in mezzo a loro: -Io son oggi giudicato da voi sulla risurrezione de' morti-».

Tintori:

Atti 24:21

eccetto quella sola parola colla quale esclamai in mezzo a loro: Io sono oggi giudicato da voi sulla risurrezione dei morti.

Martini:

Atti 24:21

Eccettuata quella sola voce, onde gridai stando in mezzo di essi: Io sono oggi giudicato da voi sopra la risurrezione de' morti.

Diodati:

Atti 24:21

Se non è di questa sola parola, che io gridai, essendo in piè fra loro: Io sono oggi giudicato da voi intorno alla risurrezione de' morti.

Commentario abbreviato:

Atti 24:21

10 Versetti 10-21

Paolo dà un giusto resoconto di sé, che lo scagiona dal crimine, e mostra anche la vera ragione della violenza contro di lui. Non lasciamoci mai allontanare da una strada buona perché ha un nome cattivo. È molto comodo, nel culto di Dio, guardare a lui come al Dio dei nostri padri e non stabilire altra regola di fede o di pratica se non le Scritture. Questo dimostra che ci sarà una risurrezione per un giudizio finale. I profeti e le loro dottrine dovevano essere provati dai loro frutti. L'obiettivo di Paolo era quello di avere una coscienza priva di offese. La sua cura e il suo sforzo erano di astenersi da molte cose e di abbondare in ogni momento negli esercizi della religione, sia verso Dio che verso gli uomini. Se ci viene rimproverato di essere più attivi nelle cose di Dio rispetto ai nostri vicini, cosa rispondiamo? Ci sottraiamo all'accusa? Quanti al mondo preferirebbero essere accusati di qualsiasi debolezza, anzi, persino di malvagità, piuttosto che di un sentimento di amore sincero e fervente verso il Signore Gesù Cristo e di dedizione al suo servizio! Possono forse pensare che Egli li confesserà quando verrà nella sua gloria e davanti agli angeli di Dio? Se c'è uno spettacolo gradito al Dio della nostra salvezza, e uno spettacolo di cui gli angeli si rallegrano, è quello di vedere un devoto seguace del Signore, qui sulla terra, che riconosce di essere colpevole, se è un crimine, di amare il Signore che è morto per lui, con tutto il cuore, l'anima, la mente e la forza. E che non vuole vedere in silenzio la parola di Dio disprezzata o sentire il suo nome profanato; preferisce rischiare il ridicolo e l'odio del mondo, piuttosto che un solo cipiglio da parte di quell'Essere benevolo il cui amore è migliore della vita.

Riferimenti incrociati:

Atti 24:21

At 4:2; 23:6; 26:6-8; 28:20

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata